Luka Modric dallo Zrinjski Mostar al pianto di Boban

Nella foto un giovane Luka Modric (tra l'altro con una netta somiglianza con il primo Antonio Cassano del Bari) in azione con la maglia dello Zrinjski Mostar, formazione che al momento milita nel massimo campionato bosniaco, probabilmente insieme a Boban il miglior esponente del calcio croato dall'indipendenza ad oggi. Per questo motivo abbiamo deciso di dedicargli un piccolo ritratto calcistico ed extra-calcistico.

Modric nasce il 9 settembre del 1985 a Zara in Croazia, ai tempi Jugoslavia, viene chiamato Luka in onore di suo nonno. I I suoi genitori erano entrambi sostenitori delle campagne socialiste, in opposizione all'aggressione serba contro la Croazia. Il nonno viveva a Modrici, località vicina al confine con la Bosnia, il 18 dicembre 1991 fu ucciso dopo l'indipendenza croata proprio dall'esercito serbo quando il piccolo Luka aveva soltanto sei anni.

Dopo la morte del nonno, Luka e la sua famiglia si trasferino a Zara dove i rifigiutati erano ospitati all'Hotel Kolovare. L'albergo in questione si trovava molto vicino allo stadio dello Zadar, e proprio il direttore dell'albergo fu il primo a notare il talento del piccolo e Luka e a portarlo alla scuola calcio dello Zadar. Nonostante il momento difficile, il padre riuscì a trovare i soldi per consentire a suo figlio di coltivare il suo sogno e di farlo allenare nelle migliori condizioni possibili, visto il momento. Infatti, la città era sotto costante attacco e spesso senza acqua e corrente elettrica.




Al termine della guerra Luka Modric aveva 10 anni, andò in prova all'Hajduk Spalato dove però fu scartato, era considerato troppo esile e basso per aver un futuro importante nel mondo del calcio. Modric ha successivamente raccontato come sia stato difficile accettare questa delusione calcistica, e il dover tornare a Zadar. Questo perchè, l'Hajduk era la sua squadra del cuore e vestire quella maglia sarebbe stato un vero e proprio sogno. Grazie al lavoro di Tomislav Basic, direttore dello Zadar, ad andare avanti nella sua carriera e proprio lui lo raccomandò a Zdravko Mamic, membro del consiglio direttivo della Dinamo Zagabria. Mamic fece successivamente firmare un contratto con le giovanili della Dinamo nel 2000.

Nella capitale croata (Zagabria) trovò la miglior accademia calcistica del paese, e probabilmente una delle migliori del mondo in questo momento. Questo ha permesso a Luka di formarsi e migliorare tutte le sue qualità, per costruirsi come calciatore fu mandato in prestito allo Zrinjski Mostar, la squadra della parte croata della città. La grande stagione giocata nel campionato bosniaco in uno stadio che prevedeva un campo non proprio perfetto e ideale per giocare a calcio, gli permise di arrivare nella massima divisione croata andando in prestito all'Inter Zapresic. Proprio a Mostar e Zapresic è ancora ricordato, in giro per la città sono ancora presenti Murales in suo onore. Inoltre, le due società hanno ricevuto delle piccole percentuali per quanto riguarda i suoi trasferimenti. Inoltre in Bosnia è stato premiato con il trofeo Fili Sunjic-Pipa, premio consegnato dai tifosi al calciatore che durante la stagione si è mostrato più combattivo degli altri.

Da questo momento la carriera di Modric è abbastanza famosa, tre campionati vinti con la Dinamo Zagabria e tanti altri titoli e premi personali conquistati. Nel 2008 trasferimento al Tottenham per una cifra importantissima, dopo essere stato vicino al trasferimento in Italia e in Spagna, pari a 21 milioni di euro. A quei tempi il calciatore più pagato di sempre, all'addio dalla Dinamo i tifosi lo ringraziarono dedicandogli una lunghissima ovazione. La sua carriera è poi proseguita con il trasferimento al Real Madrid, per una cifra intorno ai 30 milioni di euro.

Luka è sempre stato un ragazzo molto timido, e lo ha dimostrato anche durante la premiazione di ieri, quasi non gli uscivano le parole per ringraziare tutti. Negli anni ho sentito vari opinionisti tv parlarne come un calciatore normale, senza fare nome e cognome qualche anno fa un giornalista di Sky lo definì un giocatore sopravvalutato e che non valeva nemmeno un piede di Pirlo e nemmeno 30 milioni di euro. Per me è sempre stato un centrocampista fuori categoria, adatto a qualsiasi tipo di centrocampo e con caratteristiche perfette in entrambe le fasi di gioco, cosa rara da trovare in un calciatore. Non so se vincerà il pallone d'oro, sinceramente penso e spero di si, anche perchè prima o poi qualcuno dovrà bloccare questo dominio Messi-Ronaldo e mi auguro possa essere proprio lui. Questo anche per vendicare centrocampisti importanti come Xavi e Iniesta che non hanno avuto la possibilità di vincerlo.

Concludo soffermandosi sulla dedica a "Zorro" Boban, inaspettata da tutti perfino per l'ex numero 10 rossonero che si è commosso. In questo discorso dimostra tutta la sua timidezza dicendolo in punta di piedi senza cadere nel banale, dimostrando come nel calcio non conta soltanto sapere giocare a calcio ma anche avere un cuore e una testa fuori dal comune. Probabilmente la sua sofferenza, gli ha permesso di svillupare una sensibilità e una capacità di capire le cose meglio o prima degli altri, e anche se timido di trascinare la sua squadra ad una storica finale dei mondiali, in molti diranno
si ma la coppa se la sono presa i francesi, (beh!) in tutta sincerità quello che ha avuto la Croazia al ritorno in patria vale molto di più di un trofeo. Quindi Čestitam vam Luka Modrić (Complimenti a te Luka Modric), ma anche al tuo idolo Zvonimir Boban e alla Croazia del 1998, visto che come hai detto tu sono stati loro ad aver ispirato te e la Croazia del 2018.

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