Home WORLD Esclusiva CDE: Intervista con l'Agente FIFA Massimiliano Simeone: "Vi racconto il movimento calcistico polacco. Alle squadre italiane consiglio un calciatore del Wisla Cracovia"
Esclusiva CDE: Intervista con l'Agente FIFA Massimiliano Simeone: "Vi racconto il movimento calcistico polacco. Alle squadre italiane consiglio un calciatore del Wisla Cracovia"
dadyma89 16:01:00 0
Dopo il deludente europeo casalingo, la nazionale polacca sta fallendo l'ennesima qualificazione, cosa manca?
La nazionale si è giocata l'ultima possibilità di qualificazione nella serata di venerdi in Ucraina, ma come era prevedibile è stata sconfitta. Credo che al di
là del capitombolo con l'Ucraina in casa e il suicidio con la Moldova
manchi ancora qualcosa alla nazionale polacca per essere competitiva in
europa, a cominciare da un commissario tecnico che possa essere un catalizzatore per il movimento riuscendo a trovare un giusto mix tra i
calciatori che giocano nei campionati esteri e quelli che militano
nell'Ekstraklasa. Dare dunque un impronta di gioco più moderna e
attuale e non limitare i giocatori alla sola fisicità e alle ripartenze.
Partire dunque con un progetto tecnico che sia comune a tutte le
nazionali. Dalla seniores fino all'under 17.
I club polacchi puntano molto sui vivai?
Negli ultimi anni anche grazie all'effetto EURO2012 c'è stata una
proliferazione di academy e scuole calcio. Non solo i Club più blasonati
ma anche quelli più piccoli danno molto risalto alla formazione di
giovani calciatori. Squadre come Ruch Chorzow, Jagiellonia e lo stesso
Gornik Zabrze lanciano puntualmente sempre più under18 con le prime
squadre e tanti ventenni sono ormai titolari. Questo successo dei vivai
lo possiamo riscontrare anche in Italia. Tanti sono i ragazzi che
giocano nelle squadre Primavera di A e B. Alcuni veri e propri talenti
come Rasak del Chievo o Lasicki del Napoli.
Qual è la situazione degli stadi polacchi (affluenza, sicurezza, comodità, modernità) ?
Grazie agli europei città come Varsavia, Danzica, Wroclaw e Poznan si
sono ritrovate stadi che sono veri e propri capolavori di architettura.
Strutture moderne e confortevoli. Solo lo stadio di Varsavia non ospita
il legia che continua a giocare nel più piccolo ma sempre affascinante
"Pepsi Arena". Altri stadi sono in via di ultimazione anche se alcune
società continuano a giocare in strutture ormai obsolete. L'affluenza
media in Polonia è più che buona grazie ad un costo dei biglietti
davvero modico anche per gli standard polacchi.
Molte squadre stanno puntando su stranieri (anche molto esotici,
giapponesi, africani, haitiani, brasiliani, etc) avendo anche buoni
riscontri, è un bene o un male per il movimento calcistico polacco?
Puntare sugli stranieri è sempre un bene sicuramente. Ma credo che
spesso ne arrivino tanti più per esterofilia che per rafforzare davvero
una squadra. Vedo tanto pressapochismo, come hai detto tu, ne arrivano
tanti anche esotici ma se devo dirla tutta sono davvero pochi quelli che
alzano il tasso tecnico-tattico della squadra. Il campionato polacco è
molto fisico e spesso anche l'ambientamento risulta difficile. Penso ad
esempio a Paulinho del Tottenham. Arrivò a nemmeno vent'anni al LKS Lodz
e non lasciò alcun segno tanto da ritornare in Brasile. Oggi è uomo
mercato e perno della nazionale verde-oro.
Quest'estate pochi talenti polacchi hanno raggiunto i campionati
europei più importanti (Sobota, Skorupski, Pawlowski, Kupisz) non è la
controprova che l'Ekstraklasa pecca in competitività?
Il fatto che ci siano pochi polacchi nei campionati europei più
importanti è il frutto di più fattori. Primo fra tutti l'assenza di
allenatori che possano innovare davvero. Il gioco è troppo spesso
improntato sulla forza fisica e sul colpo del singolo, c'è tanta
improvvisazione. Quindi difficile che un calciatore già formato riesca a
trovare spazio ad esempio in squadre dove al primo posto c'è l'impianto
di gioco. La tattica è quasi dimenticata. Altro fattore preponderante è
il clima. Allenarsi in un Paese dove per 4/5 mesi la temperatura è
vicina allo zero è davvero complicato. Poi diciamo che tanti talenti
polacchi di 16-17 anni preferiscono, se ne hanno la possibilità,
costruire la loro carriera all'estero e questo depaupera ancora di più
l'Ekstraklasa ma in una prospettiva futura sarà la nazionale a trarne i
benefici più diretti.
C'è un calciatore o più in Polonia, che consiglieresti ad una squadra
italiana ?
Due nomi su tutti Furman del Legia Varsavia. Un giovane centrocampista
bravo a "rompere" il gioco avversario e a ripartire e poi Stolarski del
Wisla Cracovia. Terzino destro che sa difendere e spingere. Non ha
ancora 18 anni ma ne sentiremo parlare.
Nel calcio conta moltissimo la testa, in Polonia si dice che alcuni calciatori siano esuberanti e anche per questo non riescono ad imporsi al 100% nei campionati esteri. Cosa ne pensi te che vivi in Polonia e segui il movimento calcistico polacco.
Guarda l'esuberanza può essere un valore aggiunto. E' sintomo di
personalità e di personalità meglio averne troppa che troppo poca. Il
problema, e ritorno a quanto detto in precedenza, è la mancanza di
tattica. Guardo anche tanti allenamenti soprattutto dei vivai e sono
pochi quegli allenatori che insegnano ai ragazzi il senso della
posizione nel campo o anche semplicemente i movimenti da fare. Ecco
perchè poi i calciatori trovano difficoltà ad inserirsi in squadre
estere. Partono un pò svantaggiati.
Per quanto
riguarda l'Ekstraklasa, il Legia sembra aver pigiato il piede
sull'acceleratore nelle ultime gare di campionato. Vincerà anche in
questa stagione? Cosa ne pensi del Gornik nelle ultime stagioni ha
fatto bene e messo in mostra diversi gioiellini .
Diciamo
la verità. A meno di sorprese il Legia sarà campione di Polonia anche
quest'anno. Certo l'impegno in Europa League può distrarla ma è al
contempo un valore aggiunto per tutta la squadra. Ho parlato maluccio
degli allenatori polacchi però devo ammettere che qualcuno davvero bravo
c'è e mi riferisco al Mister del Gornik Adam Nawalka. Guardare il
Gornik è un piacere, ha un gioco fluido e a tratti spettacolare. Riesce a
tirare fuori il meglio dai propri atleti e soprattutto lancia giovani in
continuazione. Se proprio ci deve essere un anti-Legia, allora quello è
il Gornik Zabrze.
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