Speciale Estonia: Il resoconto della stagione [1° Parte]

La Premium Liiga, il massimo campionato estone, segue il calendario nordico: si inizia a marzo e si finisce agli inizi di novembre. Per ovvie ragioni il clima non favorisce lo svolgimento delle competizioni durante i mesi piu’ bui e freddi. Tuttavia non si pensi che a marzo sia gia’ primavera. Quando a fine febbraio 2013 i Campioni Estoni del Nõmme Kalju si sono incrociati con i vincitori della Coppa, il Levadia, la temperatura era intorno ai -7’C e solo per pura fortuna giocatori e pubblico sono stati risparmiati da una tempesta di neve. Quella che è invece toccata al Levadia stesso ed al suo pubblico un paio di settimane dopo all’avvio del campionato: ‘tempo da lupi’ che ha fatto gridare l’allenatore tedesco degli ospiti (Tartu Tammeka) a condizioni metereologiche più idonee a costruire iglù che a giocare a pallone. Difficile dargli torto. Stabilizzatosi il clima, l’estate e’ stato un appassionante rincorrersi di partite con una serrata lotta per il titolo tra Kalju e Levadia quasi fino all’ultimo. Corsa dalla quale si è tagliata fuori a metà strada il club più titolato, il Flora, anche a causa di uno sciagurato cambio tecnico che non ha portato sostanziali miglioramenti. L’harakiri del Flora ha permesso al Sillamäe Kalev di inserirsi a sorpresa sul podio ottenendo la sua seconda storica qualificazione all’Europa (League).

Dietro queste quattro la solita bagarre salvezza tra le altre sei. A dire il vero solo il Paide Linnameeskond, compagine dell’Estonia centrale, si è salvata con una relativa tranquillità. Tutte le altre hanno dovuto lottare quasi sino all’ultimo minuto per evitare il posto play-off. L’unica retrocessione diretta (decimo posto) era già decisa a diverse giornate dalla fine vista la magrissima stagione dell’unica squadra isolana presente in Premium Liiga: l’FC Kuressaare. I ‘mussi volanti’ d’Estonia (logo e divisa molto simile al Chievo) hanno prodotto la ‘bellezza’ di 11 punti in 36 partite autoescludendosi da qualsiasi discorso salvezza. Per un mese abbondante dalla fine del campionato, l’FCK è stata la peggior compagine d’Europa: 9 sconfitte consecutive, record ora abbattuto dai Turchi dell’Elazigspor che al 12 di dicembre hanno raggiunto quota 10. In mezzo la lotta è stata tra una ‘nobile’ decaduta come il Narva Trans, i neopromossi dell’FC Infonet, la squadra più antica della Premium Liiga Kalev Tallinn (anche una stagione nella Vissaja Liga dell’URSS) e la simpaticissima compagine del Tammeka Tartu che, pur perdendo la corsa salvezza, ha passato brillantemente il play-off. La sorpresa è indubbiamente FC Infonet: prima stagione, salvezza al sesto posto ed un pugno di interessanti giovani lanciati in prima squadra. La vecchia volpe Valeri Bondarenko, non esente da colpe con i suoi atteggiamenti burberi e militareschi, è riuscito a salvare il Trans da una clamorosa retrocessione: sarebbe stata la prima essendo, assieme al Flora, il club sempre presente in Premium Liiga dal 1992 (23 campionati di fila). Il Kalev Tallinn è riuscito sportivamente a salvare se stesso in una stagione da dimenticare tra stranieri-bidoni, allenatore al di sotto delle aspettative, scandalo scommesse ed i soliti problemi finanziari che hanno portato la federazione ad estromettere il giovane direttore esecutivo (34 anni!) per praticamente commissariare il club a persone di fiducia. Qui termina il resoconto della stagione, nelle prossime puntate scenderemo nel dettaglio club per club dalla prima classificata fino all’ultima e retrocessa.

Ecco il link alla seconda parte dedicata alle due squadre che si sono sfidate per il titolo finale ( Link ).




Angelo Palmeri
Angelo segue il calcio estone nella sua rubrica, Rumori di Spogliatoio: http://tereitalia.altervista.org/rumori-di-spogliatoio/ e collabora con alcune edizioni locali (‘Jalka’, unico mensile di calcio in Estonia e Õhtuleht.ee con alcuni articoli sulla Serie A italiana).
Potete seguire i suoi aggiornamenti sul calcio estone su Facebook: https://www.facebook.com/rumori.di.spogliatoio e Twitter @angelorumori

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