Speciale: La delusione bosniaca dopo la prima sconfitta nel girone di qualificazione



FONTE ARTICOLO : OSLOBODJENJE BIH – SPORT
TRADUZIONE A CURA DI Larisa Smajlagic


Choc e incredulità nello stadio “Bilino polje” di Zenica (Bosnia Erzegovina): la Slovacchia festeggia, mentre per i favoriti della Bosnia è la prima sconfitta. Arrivata al Bilino polje con l'intento di ottenere il miglior risultato possibile, la nazionale slovacca raggiunge il proprio obiettivo. Nel prossimo incontro a Žilina (Slovacchia) la formazione di Safet Sušić dovrà impegnarsi molto di più, soprattutto ora che la Grecia ha battuto il Lichtenstein, la strada per il Brasile si fa sempre più tortuosa per gli zmajevi (draghi) della Bosnia Erzegovina.
Un Bilino polje pieno ha supportato gli zmajevi durante l'ennesima partita di qualificazione ai mondiali 2014 in Brasile. In un'atmosfera così calorosa si è attesa una grande partita, come i rispettivi allenatori avevano preannunciato. Per la Bosnia una vittoria avrebbe rappresentato un passo in avanti in direzione del Brasile, mentre per gli slovacchi  un miglioramento della posizione in classifica, nella speranza di proseguire con le qualificazioni.

Prime grandi opportunità
Nel primo minuto di gioco a far tremare lo stadio è la nazionale bosniaca: tuttavia, il corner a favore dei padroni di casa non ha rappresentato alcun pericolo per Muncha. Presto la Slovacchia è passata a un serio contrattacco (8. minuto), ma il tiro di Sestak è troppo alto. Riprende la Bosnia con l'attacco di Vršajević e Misimović che, però, viene bloccato dalla difesa slovacca. Al 15. minuto di gioco si assiste ad una prima grande opportunità per la Bosnia, quando Misimović tenta un tiro a trenta metri di distanza dalla porta: tiro che, tuttavia, sfiora l'angolo destro della traversa. Subito dopo è il turno di Pjanic: tira, ma il pallone per la seconda volta finisce oltre la traversa. Con queste prime due importanti occasioni è la nazionale bosniaca a prendere in mano le redini della partita, giocata principalmente nell'area di rigore avversaria.
Nuovo tentativo di Misimović: la palla per l'ennesima volta vola oltre la traversa. Gli slovacchi attaccano sporadicamente, non rappresentando un serio pericolo per Begović. Al 26. minuto torna una grandissima occasione per la Bosnia: Pjanić batte il corner, Bičakčić salta ma è impreciso e sbaglia. Riprende la Slovacchia, con Nemec che perde il possesso di palla a pochi passi da Begovic.
Un primo tempo pieno di occasioni perse per entrambe le squadre nel vano tentativo di fare gol. Al 33. minuto ancora Pjanić all'attacco, ma la difesa slovacca non si fa intimorire e reagisce bene. Si passa ora al contrattacco con Kucka: questo momento rappresenta la chance più significativa per la Slovacchia durante il primo tempo. Il tiro, tuttavia, è impreciso e la palla passa vicino al palo destro. Gli zmajevi non vogliono concludere il primo tempo senza un gol e, quindi, si riprende con Medunjanin che tira invano, seguito da un tentativo di Pjanić, fermato da Mucha: ci riprova Džeko, ma il portiere slovacco riesce a bloccare questo ennesimo attacco. Si riparte ora in direzione della porta dei padroni di casa con Kucka che avanza pericolosamente. Gli slovacchi riescono ad ottenere due calci d'angolo, tuttavia, questo primo tempo si conclude senza gol per ambedue le squadre. Anche se Džeko e compagni non hanno segnato in questo primo tempo, la grinta e la voglia di vincere da parte della Bosnia si sono fatte sentire.

Occasioni per entrambe le squadre
Il secondo tempo è una ripresa dello stile di gioco del primo: i calciatori di entrambi i team si alternano in costanti attacchi. Slovacchi e bosniaci pericolosissimi: nonostante la mancanza di serie occasioni le azioni di entrambe le squadre sono motivo di forte tensione e adrenalina tra i tifosi.
Incredibile chance si presenta di fronte a Lulić nel 53. minuto di gioco che riesce a dribblare Sestak e a tentare il tiro invano. Riprendono gli ospiti con Hamšik che si ritrova faccia a faccia con Begović: la scivolata del portiere bosniaco ferma l'attacco slovacco e, l'intervento di Spahić consente di eliminare definitivamente il pericolo avversario. I bosniaci non si lasciano intimorire. Dopo l'intervento falloso su Vršajević è il momento (56. minuto) di un calcio di punizione: a quindici metri dalla porta Misimović passa astutamente a Pjanić che non prende bene la palla. Contrattacco di Wiss che corre verso l'area avversaria, si libera dei due difensori e tira: la palla come in altre occasioni finisce oltre la porta. Questa grandissima occasione incoraggia la squadra slovacca: Poecovski prova con un tiro a distanza, ma Begović para prontamente.
Iniziano i primi cambi. Kozak fa entrare Jandriseka al posto di Sestaka, mentre  Sušić sostituisce Vršajević con Višća. Ritenta la Bosnia, ma la palla proprio non vuole entrare in rete: i bosniaci continuano a pressare.

Rete per la Slovacchia
La doccia fredda per la Bosnia arriva al 77. con il gol della Slovacchia. Calcio di punizione per la Slovacchia: Džeko allontana la palla dall'area di rigore bosniaca. Palla di cui entra in possesso Pecovsky: tira il pallone che pare abbia sfiorato Spahić ed è gol per la Slovacchia. Non c'è più tempo da perdere per la nazionale bosniaca: Sušić fa entrare Stevanović al posto di Misimović. La rete slovacca sembra aver bloccato il gioco degli zmajevi: la Bosnia realizza attacchi completamente imprecisi e disorganizzati, mentre la Slovacchia cerca di perdere tempo. A dieci minuti dalla fine Sušić fa entrare Hajrović, ma la nazionale bosniaca non crea più occasioni per il pareggio. Durante l'88. minuto ritorna un po' di speranza per la Bosnia con Pjanić che tenta il tiro a trenta metri dalla porta: fallisce e la palla finisce alta. L'arbitro (Rizzoli) concede quattro minuti al termine della partita. Tempo che non viene sfruttato dalla squadra di Sušić e che, anzi, porta quasi la Slovacchia alla seconda rete.


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