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History: Hristo Stoichkov e la Bulgaria del '94
calcioslavo 10:23:00 0
Calciodellest.com continua la sua collaborazione con un sito web molto interessante e da seguire, si tratta di " Esperto di Calcio " sito curato da Daniele Berrone. La nuova collaborazione fra i due siti porterà sul nostro portale schede di calciatori dell'Est che promettono grandi cose per il futuro e storie del passato come quella che vi presentiamo oggi.
I Mondiali del 1994, nonostante gli States non siano mai stati la patria
del calcio, hanno avuto un fascino diverso da molti altri. Non tanto
per la vittoria del Brasile di Cafu, Dunga e Romario sull'Italia di
Roberto Baggio; quanto piuttosto per le tante stelle che da quel
Mondiale si sono affermate.
Su tutte una ha brillato più degli altri, senza alcun dubbio: Hristo
Stoichkov. Scrivere sul numero 8 bulgaro è per me particolarmente
significativo, perchè Hristo è sempre stato uno dei miei idoli. Da
bambino ho sempre ammirato quell'attaccante imprevedibile, potente e
dotato di una classe cristallina. E' grazie a lui che la Bulgaria è
arrivata fino alle semifinali del Mondiale, dovendosi arrendere solo al
"Divin Codino".
Ancora oggi ho negli occhi la favolosa doppietta del numero 10 italiano, con l'immancabile Bruno Pizzul di sottofondo che urla "Siiii, Roberto!".
Ma la partita, giocata sotto il torrido caldo di New York, fu
tutt'altro che semplice per gli azzurri. I bulgari, guidati dal numero 8
e futuro pallone d'oro Hristo Stoichkov, vendono carissima la pelle.
Lottano su ogni pallone e ripartono con ordine e abnegazione, pronti ad
innescare il micidiale mancino del loro condottiero. Non potrebbe essere
altrimenti, non tutti sono in grado di scrivere il proprio nome sul
tabellino dei marcatori 270 volte in 429 partite giocate in Europa. Un
goal ogni 120 minuti, una media fantascientifica per chiunque, ma non
per Hristo.
Idolo incontrastato a Sofia e Barcellona, Stoichkov è sempre stato un
centravanti di straordinario carisma. Il suo temperamento, forte e
deciso, lo ha reso una colonna portante per ogni squadra in cui ha
giocato. Capitano e migliore giocatore di sempre della Nazionale
bulgara, Stoichkov è stato l'uomo della svolta ai Mondiali di Usa '94.
Dopo uno scioccante 0-3 contro la Nigeria, Hristo suona la carica. Con
una doppietta stende gli eterni rivali ellenici, realizzando i due calci
di rigore che agevolano il 4-0 bulgaro.
Tuttavia l'avventura bulgara ad Usa '94 sembrava comunque conclusa,
perchè l'ultima giornata del girone di qualificazione si decideva contro
l'Argentina. Non l'albiceleste di Maradona, fermato per doping contro
la Nigeria, ma comunque uno squadrone: Batistuta, Caniggia, Balbo,
Simeone, Redondo. Campionissimi, che vengono però spediti a casa dal
gioiellino bulgaro. E' infatti Stoichkov ad aprire le danze, siglando il
primo goal e confezionando l'assist del definitivo 2-0 al 90esimo
minuto della partita.
Agli ottavi la sfida è equilibrata, e vede i bulgari contro il Messico
di Jorge Campos, uno dei portieri più eccentrici della storia del
calcio. Pronti via e guarda un po', Hristo Stoichkov porta in vantaggio
la Bulgaria al sesto minuto. Il pari messicano porta le squadre ai
supplementari prima, ed ai rigori poi. I bulgari si guadagnano l'accesso
ai quarti di finale, e l'idolo di casa non deve nemmeno tirare il
rigore decisivo (l'ultimo ovviamente).
Ai quarti è la Germania di Moeller, Matthaeus e Klinsmann a recitare il
ruolo del carnefice, ma ben presto la Bulgaria diventa un incubo. I
tedeschi, campioni in carica, vanno in vantaggio con Lothar Matthaeus,
che trasforma un calcio di rigore. Stoichkov si carica sulle spalle la
sua squadra, e nel giro di tre minuti la Bulgaria ribalta il risultato. I
balcanici eliminano i campioni tedeschi e nulla sembra precluso loro.
In semifinale lo scontro finale. Stoichkov contro Baggio, il pallone
d'oro in carica contro il futuro detentore, un'epica battaglia. Il 10
luglio 1994, a New York, non si respira. Italia e Bulgaria giocano 45
minuti di una pazzesca intensità, ed a illuminare la scena sono i due
fuoriclasse. Il numero 10 italiano porta in vantaggio gli azzurri, e nel
giro di quattro minuti raddoppia. Stoichkov trafigge Pagliuca su
rigore, alla fine della prima frazione di gioco, ma è il Divin Codino a
spuntarla. Hristo, l'ultimo ad arrendersi come sempre, deve tornare in
patria con il titolo di cannoniere del mondiale, perdendo malamente
anche la finalina contro la Svezia di Tomas Brolin e Kennet Andersson.
La stella del Barcellona, con in bacheca già molti titoli e Coppe
prestigiose, si consacra ad i Mondiali del '94 come un Dio del calcio.
La sua potenza e la sua rapacità lo renderanno per sempre uno degli
attaccanti più straordinari che io abbia mai visto giocare. Se gli
inglesi associano il numero 8 a Paul Gascoigne, i bulgari lo assoceranno
per sempre a capitan Stoichkov. Come "Gazza", anche Stoichkov amava la
bella vita e la buona cucina, ma in campo si trasformava in un campione a
tutto tondo. Non mollava mai, ne in allenamento ne in partita, e i
risultati son stati dalla sua.
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