Home WORLD Grecia: preview della stagione. Ambizioni e movimenti di mercato delle 18 squadre
Grecia: preview della stagione. Ambizioni e movimenti di mercato delle 18 squadre
Alessandro Ignoto 12:47:00 0
REGOLAMENTO
La Super League greca è nata solo nel 2006: quest'anno partecipano 18 squadre (fino all'anno scorso erano 16) in un unico girone all'italiana in cui le ultime tre squadre retrocedono in Football League. La squadra campione accede ai gironi della Champions League e la vincente della coppa nazionale accede all'Europa League. Per determinare gli altri posti nelle competizioni europee, le squadre classificate dalla seconda alla quinta posizione in campionato partecipano ai playoff, un ulteriore girone all'italiana con queste quattro squadre che partono con un punteggio che tiene conto dei punti conquistati in campionato. Alla fine, la prima di questo girone accede alla Champions, mentre le due successive all'Europa League.
ALBO D'ORO
Olympiakos 40 – Panathinaikos 20 – Aek 11 - Paok 2 – Larissa 1
PARTECIPANTI (CLUB E CITTA')
Apollon Smirne - Atene
Aris Salonicco - Salonicco
Asteras Tripolis - Tripoli
Atromitos - Atene
Ergotelis – Candia
Kalloni - Mytilene
Levadeiakos - Livadeia
OFI Creta - Heraklion
Olympiakos - Pireo
Panthrakikos - Komotini
Panaitolikos - Agrinio
Panathinaikos - Atene
Panionios - Atene
PAOK Salonicco - Salonicco
PAS Giannina - Ioannina
Skoda Xanthi - Xanthi
Platanias - Platania
Veria - Veria
PRESENTAZIONE
Fare un campionato coi “fichi secchi”, è quello che si propone la Souper Ligka Ellada. Davanti alla storica e drammatica crisi economica che ha colpito la Grecia non si può certo dare la priorità al calcio (il governo greco ha tagliato i fondi allo sport fino all'80 per cento) ma il pallone resta comunque un ottimo diversivo dalle preoccupazioni della vita quotidiana. Ben sei squadre (tra cui il Panathinaikos) hanno rischiato l'esclusione dal torneo per irregolarità finanziarie (tutte convivono coi debiti ormai, alcune in difficoltà a pagare l'affitto del proprio stadio) ma alla fine nessuna è stata esclusa, anzi si è passati da 16 a 18 squadre con una riorganizzazione della serie cadetta. L’Olympiakos non pare intenzionato ad abdicare il suo regno (suoi 15 titoli degli ultimi 17, tra cui gli ultimi 3 consecutivi) ma dietro ai biancorossi non ci sono più le solite rivali storiche: il Paok ha chiuso con ben 15 punti di distacco, il Panathinaikos è stato escluso dall’Europa (che aveva acciuffato in extremis dopo uno spareggio con lo Skoda) mentre l’Aek ha subito la storica onta della prima retrocessione nei suoi 89 anni di storia (condita peraltro dalla brutta storia del saluto nazista del suo, ormai ex, giocatore Katidis) seguita poi dal fallimento a causa di un debito di 170 milioni di euro, ricomincerà dalla 3^ divisione. Con queste magre premesse, senza sponsor e investimenti e con la possibilità di tesserare quasi solo svincolati si può (anzi si deve) guardare l'altro lato della medaglia: tornare ad un calcio più genuino e meno legato al business...perchè crisi vuol dire anche opportunità.
OLYMPIAKOS – Portato in porto un campionato per la verità già vinto dal suo precessore (il portoghese Jardim, esonerato a metà campionato) lo spagnolo Michel (bandiera del Real ed ex mister al Getafe e Siviglia) comincerà una stagione in cui il club del Pireo cercherà di tornare protagonista anche in Europa. Proprio per questo si è internazionalizzato (e ringiovanito) la rosa: via i vecchi Modesto e Pantelic, ceduto per soldi (inevitabile accettare anche per i pluricampioni) l’algerino Abdoun e rimandato Leandro Greco in Italia, sono arrivati giocatori di livello internazionale come il portiere spagnolo Roberto (ex Benfica e Atletico Madrid), JavierSaviola (se motivato a 31anni può fare sfracelli), il suo connazionale “El Chori” Dominguez (ex Rubin, Valencia e Rayo), il centrale della nazionale algerina Medjani (promosso in Ligue1 col Monaco), il mediano spagnolo Miguel Torres (cresciuto nel Real Madrid ed ex pilastro del Getafe), il terzino brasiliano Leandro Salino (3 stagioni al Braga) e talenti da testare come l’ala slovacca Weiss(ammirato seppur per poco a Pescara), il trequartista argentino De Vincenti (buone 3 stagioni al Giannina) e le giovani punte Olaitan (under20 nigeriano, già 15 gol in 2 stagioni al Veria) e Joel Campbell (l’Arsenal prova l’ennesimo prestito del costaricense dopo le deludenti esperienze nel Lorient e nel Betis). Rinforzi di peso che si aggiungono a un telaio affidabile formato dai vari nazionali Avraam Papadopoulos, Maniatis, Holebas e Mitroglu ma soprattutto sul bomber algerino Djebbour (20 gol).
PANATHINAIKOS – Crisi economica a parte (difficile da lasciare fuori da ogni discorso sul Pana, obbligato ad abbandonare lo Stadio Olimpico per il più economico Nikolaidis), si volta pagina dopo una stagione da dimenticare: ben 4 allenatori (Jesualdo Ferreira, Rocha, Fabri e Vonortas) si sono susseguiti per un misero sesto posto e per uno spareggio vinto contro lo Skoda per la qualificazione all'Europa League (poi revocata sempre per criteri finanziari). A sorpresa la dirigenza ateniese ha puntato sul 40enneAnastasiou, già vice dell’olandese Ten Cate nel 2008/09, che avrà una rosa ovviamente rivoluzionata (pochi picchi di qualità, gli spagnoli Vitolo e Toche, e infortunato il talentuoso 19enne Mavrias). Ceduti gli unici che avevano mercato (il portiere Karnezis all’Udinese e il giovane difensore Fourlanos al Bruges) e pensionati i vecchi Seitaridis e Boumsong, si centrano colpi interessanti come gli svedesi Bajrami (ala mancina ex Twente e Monaco) e Marcus Berg (punta implacabile nel Groningen, ha fallito al Psv e all’Amburgo), l’esperto mediano olandese Mendes Da Silva (ex Az) mentre lasciano perplessi altri colpi come il terzino spagnolo Nano (dalla B spagnola), il centrale Kotroubis dall’Aek, la punta dell’under21 Karelis (reduce da una manciata di minuti in Russia all’Amkar) e i prestiti del giovane franco-algerino Abeid (giovanili Newcastle) e del centrale croato Schildenfeld (riserva al Paok).
PAOK SALONICCO – Il presidente Vryzas (sì, l’attaccante visto in Italia tra Perugia, Fiorentina e Torino) per insidiare l’Olympiakos da il benservito a mister Donis, artefice del secondo posto della scorsa stagione, e sceglie un nome importante come il 60enne olandese Huub Stevens che, per la prima volta, allenerà fuori da Olanda e Germania dove arriva da un esonero dallo Schalke nel dicembre scorso; scherzi del destino, lo Schalke sarà proprio il prossimo avversario per i bianconeri che, eliminati nei preliminariChampions’ dal Metalist (poi escluso dall’Uefa per aver manipolato una partita del suo campionato) ma riammessi al playoff che da accesso ai gironi della massima competizione per club. Ceduto al Leverkusen il terzino mancino Stafylidis e non rinnovati i contratti dell’ala francese Robert, del mediano della nazionale Fotakis, del terzino brasiliano Etto e i prestiti del centrale sudafricano Khumalo, del croato Schildenfeld e dell’attaccante guineano Camara, arrivano pagati (non molto, ça va sans dire) il terzino Skondras dall’Atromitos, l’ala mancina Lucas (due buone stagioni in Ucraina al Karpaty) e il prestito dal Fenerbahce dell’ala slovaccaStoch; a parametro zero arrivano l’esperto centrale spagnolo Inigo Lopez dal Granada, il difensore portoghese Miguel Vitor (scuola Benfica), il mediano Tziolis (ex Pana, Monaco e anche una stagione a Siena), il terzino mancino Spyropoulos (una vita al Pana e 41 minuti in 6 mesi al Chievo) e la punta ceca Necid (saldo negativo nella sua esperienza al Cska Mosca). Si punta sull’esperienza, già assicurata dalla presenza di capitan Katsouranis, del rumeno Lazar e dell’ormai collaudata coppia offensiva Salpingidis-Athanasiadis.
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ASTERAS – Confermatissimo, e ci mancherebbe, mister Tsiolis artefice di un incredibile terzo posto (e di una finale di coppa persa solo ai supllementari con l’Olympiakos) ma che ha perso preliminare per l’Europa League (eliminato dal Rapid Vienna) e pezzi importanti, forse fondamentali. Gli argentini Leandro Alvarez e Perrone, l’ala spagnola Rayo (al Maccabi Haifa), il portiere ungherese Fulop e il centrale senegalese Sankarè sono stati rimpiazzati (e vedremo come) dal mediano Zisopoulos e il centrale Lisgaras dal Levadiakos, dal 32enne rumeno Goian (era in B allo Spezia), dal terzino mancino Zaradoukas ex Olympiakos, dagli argentini Munafo (mediano dal Panthrakikos), Barriales (ex Union Santa Fè e Banfield) e Grezzini (trequartista ex Racing, Atletico Rafaela, Chicago Fire e con una parentesi anche tra i dilettanti genovesi della Sestrese!), dall’attaccante spagnolo Delgado dall’Alaves e dal prestito del portiere della nazionale venezuelana Dani Hernandez (era titolare al Valladolid).
ATROMITOS – Panchina lasciata per riconoscenza al 60enne Paraschos che l’aveva occupata nelle ultime due giornate dello scorso campionato agguantando poi ai play-off l’Europa League (affronterà gli olandesi dell’Az per accedere ai gironi). Rosa quasi intatta, mantenuti punti di forza come il centrale Fytanidis (nazionale), i centrocampisti Brito (brasiliano bravo ad inserirsi) e Dimoutsos (altro nazionale) oltre all’esterno offensivo italiano Stefano Napoleoni (scoperto tra i dilettanti romani da Boniek e portato in Polonia per poi passare in Grecia prima al Levadiakos e poi all’Atromitos dove è risultato decisivo nei playoff segnando 4 gol nelle 6 partite). Partiti l’esterno tedesco Epstein, il terzino Skondras, le punte Udoji, Kuqi e Mantzios, il club si è comunque rinforzato con gli arrivi della punta Papadopoulos (11 gol al Panthrakikos, 1 in serie A al Lecce stagione 2008/09), dell’esterno Georgiou dal Giannina, dell’ala argentina Umbides (ex Orduspor e Aris) e del ritorno in patria del portiere della nazionale Sifakis dopo poche presenze in Belgio nello Charleroi.
GIANNINA – Il club dell’Epiro, arriva da uno storico quinto posto (eguagliato il record degli anni ’70) e molto amaro in bocca lasciato dal mancato ingresso in Europa per non conformità ai criteri finanziari imposti dall’Uefa. Anche qui nuovo mister,Pantelidis, esonerato in avvio della scorsa stagione dal neopromosso Panthrakikos. Trattenute le due “stelle” della squadra (la punta serba Brana Ilic e il 22enne esterno Korovesis) le partenze più pesanti sono state quelle del trequartista argentino De Vincenti, dell’esterno Georgiou, del portiere marocchino Fegrouch e del ventenne di belle speranze Oikonomou (al Cagliari); per rimpiazzarle ecco il centrale del Larissa Skondras, il portiere dell’Aris Vellidis, il giovane esterno olandese Vicento dall’Ado ma soprattutto l’argentino Cristian Chavez, una toccata e fuga a Napoli prima di tornare al San Lorenzo e finire nella B argentina, qui può fare la differenza.
SKODA XANTHI – Già terminata la campagna europea (eliminati a fatica i nordirlandesi del Lienfield, nulla da fare contro lo Standard Liegi e addio Europa League) la “Regina della Tracia” pensa a ritornarci dalla porta principale (e non ripescata come quest’anno). Dato il benservito a Ouzounidis (ormai si è capito come gira) torna a Xanthi il 50enne Karageorgiou che guidò già il club dal 2001 al 2004. Ci si affida a capitan Vallas e al terzino Bertos in difesa, all’esterno francese Marin (ex Losanna e Bastia) e al trequartista brasiliano Marcelinho. Partiti il portiere russo Lodygin (allo Zenit), la punta nigeriana Benjamin (passò anche dalla Juve) e il regista portoghese Dani (al Setubal) sono arrivati rinforzi di discreto livello: due portieri che saranno in concorrenza come Kyrikiadis (dal Levadiakos) e Chema (dallo Xerez), in difesa l’esperto ivoriano Gohouri (dal Maccabi Tel Aviv ma anche esperienza in Premier al Wigan), a centrocampo il mediano canadese De Guzman (32enne ma ex Hannover e Deportivo) e il 19enne Tsiaras (bene al Larissa in B), per l’attacco il trequartista spagnolo Carlos Calvo (protagonista nella promozione dell’Almeria in Liga) e l’argentino Esteban Solari (fratello dell’ex interista Santiago e reduce da tre stagioni in Cipro).
PANTHRAKIKOS – Ottimo il ritorno nella massima serie (dopo due stagioni in B): dopo un avvio difficile con il cambio di tecnico da Pantelidis a Dermitzakis si è raggiunta una salvezza sorprendentemente agevole. Il nuovo tecnico Mantzios (esonerato nella scorsa stagione dal Kerkira) dovrà ricostruire una rosa che ha mantenuto pochi protagonisti della scorsa stagione dei “Coccodrilli” come il trequartista turco Baykara e il centrale Sarakatsanos salutando gente come l’esterno argentino Lucero, il mediano montenegrino Kascelan, la punta Papadopoulos, l’ala destra Mingas e il mediano argentino Munafo, rimpiazzati da un cargo carico di stranieri come il trequartista portoghese Zequinha (bene al Larissa in B), i centrocampisti Cases (spagnolo ex Eibar), Popovic (23enne sloveno) e Romeu (brasiliano dal Levadiakos), i centrali difensivi M’Bow (senegalese passato anche dal Marsiglia) e Mikulic(esperto croato con una carriera alle spalle in Belgio), il terzino francese Josse (ex Sochaux) e la punta brasiliana Igor.
PLATANIAS – Vedi sopra: stagione sopra le aspettative da neopromossa, anzi debuttante assoluta in Super League, compreso il “fisiologico” cambio di tecnico (da Chatzinicolaou a Anastasiadis) e si ricomincia con nuovo tecnico, in questo caso Ouzounidis, ex Skoda Xanthi. Anche qui gran movimento sul mercato: via diverse facce qui note (il vecchio bomber Anastasakos, l’esterno serbo Mirceta, il portiere Kipouros, i terzini Kanakoudis e Argyropoulos e il centrocampista serbo Kalajdzic) è rimasto il leader della squadra, il trequartista Nazlidis, raggiunto da tre spagnoli della Segunda Division (il terzino David Cerra, l’esterno mancino Moral e la punta Torres dall’Alcoyano), tre portoghesi (i terzini Fernandes ex Olhanense e Rafael ex Braga ma soprattutto Vasco Faiscaappena retrocesso in Lega Pro con l’Ascoli) e altri buoni rinforzi come l’esterno Goundoulakis (ex bandiera del Panionios) e il portiere della nazionale cipriota Georgallides.
PANIONIOS – Pure qui ennesimo cambio di tecnico: dopo una discreta stagione senza mai sfiorare la zona retrocessione e, anzi, restando nelle zone alte per la prima metà di stagione anche i rossoblù cambiano il “manico” che passa a Pantelis, ex Iraklis, ma mantengono il grosso della rosa esistente. Il club di Nuova Smirne si è liberato di giocatori come l’esterno Goundoulakis e il mediano Rokas confermando invece le “stelle” della squadra come l’esterno dell’under21 Kolovos (ceduto all’Olympiakos ma rimasto in prestito), il centrocampista Mendrinos e la punta Aravidis coadiuvati dagli innesti del mediano uruguagio Rivero (unica esperienza europea in Israele), il trequartista austriaco Lasnik (esperienze anche in Germania e Olanda) e la punta Maroukakis (diversi gol nel Kallithea in B).
LEVADIAKOS – Altro club, altro divorzio; evidentemente non soddisfati di un campionato altalenante ma finito a metà classifica, i “Verdi” puntano (anzi ripuntano, visto che fu già qui nel 2005/06) su mister Lemonis ex Panionios e Olympiakos. Il nucleo della squadra è formato dall’esperto centrale Georgiou, dal terzino destro Moulopoulos, dal trequartista brasiliano Rogerio Martins, dal giovane fantasista under21 serbo Miljevic (passato anche da Brescia) e dalla punta Vasiliou (7 gol). Lasciati partire una dozzina di giocatori come il portiere Kyriakidis, i centrali Josemi e Lisgaras, il terzino mancino senegalese Mendy, i mediani Romeu, Zisopoulos e Korbos e l’esterno spagnolo Acosta ne arrivano un’altra dozzina tra cui il portiere polacco Przyrowski (arrivato dal fallito Polonia Varsavia), il terzino mancino Ioannidis (ex Ofi), il centrale uruguagio Sanguinetti dal Central Espanol, il mediano brasiliano Pedro(pescato in Ungheria), l’esterno spagnolo Ortega (dalle riserve del Valencia), il trequartista ivoriano Kouamatien (ex Sedan e Cluj) e dalla B due attaccanti come il senegalese Kandij (arriva dal Kalloni in B ma 5 stagioni negli Usa tra NY Red Bulls, Colorado e Houston) e il ghanese Warden, oltre alla punta Mantzios persosi tempi del Panathinaikos e finito addirittura in Azerbaigian.
VERIA – Qui si punta sull’esotico cioè sul serbo Stevanovic che qui terminò la (modesta) carriera da mediano. Arriva alla “Regina del Nord” dopo l’esperienza da ct del Ghana (non esaltante, è artefice dell’addio del milanista Boateng) che avrà a disposizione l’esterno Bargan, le ali Guille (spagnolo) e Kaltsas e il vecchio centrale brasiliano Orestes ma non più la punta nigeriana Olaitan, il terzino Geogeas, il centrale francese Kali e l’attaccante della nazionale honduregna Costly. I nuovi arrivi a Veroia sono il mediano serbo Ostoijc, l’attaccante francese Nobouhane, l’esterno mancino portoghese Filipe dalla B (Panserraikos), il mediano ceco Trappdal Viktoria Plzen, il 19enne centrocampista panamense Segundo (pescato in Lettonia!), e il bomber serbo giramondo Mrdakovic(ha segnato in Belgio, Austria, Ucraina, Portogallo, Cina, Cipro).
ARIS SALONICCO – Dopo la pessima scorsa stagione (ben 5 cambi di allenatore per salvarsi alla penultima giornata) aggravata dall’ottima performance degli odiati cugini del Paok, si cambia (qui a ragione) quasi tutto. Si parte dall’allenatore (arriva l’ex IraklisChatzinikolaou) e si continua con l’addio a diversi giocatori (l’esterno Kaznaferis, la punta under21 Gianniotas, il portiere Vellidis, il mediano Papasterianos e il centrale Papazacharias); arrivano tra i “gialloneri” tante scommesse come il portiere australiano Bouzanis (dalla C inglese), il mediano Giannis Papadopoulos (torna in patria dopo due stagioni alla Dinamo Dresda), la punta nigeriana Udoji (ex Atromitos e Asteras), il mediano della nazionale slovena Rok Elsner (reduce da 3 stagioni in Polonia a Wroclaw), la punta Manias (18 gol in B all’Apollon) e il 19enne terzino mancino Karagounis in prestito dall’Olympiakos (e reduce da due stagioni nella Primavera dell’Udinese) così come il trequartista Tatos già all’Aris nella seconda parte di stagione. Uniche certezze gli spagnoli Ruben Pulido (34enne centrale ex Asteras e Saragozza) e David Aganzo (punta 32enne, 9 gol l’anno scorso).
OFI CRETA – Tirato un grande sospiro di sollievo dopo la salvezza raggiunta in extremis (sua la difesa più bucata con 46 gol subiti) si riparte da Dermitzakis reduce da una discreta stagione al Panthrakikos. Rosa rivoltata come un calzino in quel di Creta: via una vagonata di giocatori (tra cui il terzino mancino Ioannidis, il trequartista Zorbas, il centrale senegalese Sarr che crebbe nel Milan, il centrale brasiliano Souza) in arrivo un’altra composta tra gli altri dall’attaccante francese Nimani (ex Paok e Monaco), i centrali Tripotseris (ex Levadiakos) e Zvasiya (nazionale Zimbabwe), il ritorno del 35enne mediano serbo Kalajdzic, il trequartista Fragoulakis (ex Asteras), due ex “italiani” come Zoro (centrale ivoriano ex Messina) e Zè Eduardo (il centrocampista brasiliano in prestito dal Parma, reduce da una discreta stagione al Padova), oltre ai prestiti del portiere portoghese Fernandes (dal Twente, ex Paok) e dell’esterno mancino argentino Hoyos (dall’Estudiantes). Punti fermi l’ex Reggina e Crotone Ricardo Veron (mediano argentino e capitano, da 4 anni a Creta), il trequartista Lampropoulos e l’esterno Koutzianikoulis.
PANETOLIKOS – Rimasto il condottiero Makis Chavos (prese il club a metà campionato e metà classifica per portarlo dopo un girone di ritorno senza sconfitte al terzo posto e alla promozione ai playoff) si è mantenuta, obiettivo salvezza, pure l’ossatura della rosa dei “Canarini” che ha i suoi punti di forza nei centrali Kousas e Acquaro (italo-svizzero), nel trequartista svizzero Bellon, nel vecchio senegalese Henri Camara (punta 36enne che ha calcato tanti campi in Premier) e nella punta serba Bojovic. Partiti solo il terzino Arabatzis, il trequartista argentino Favalli, il centrale Ioannou e il centrocampista Iordanidis, è tornato da Cipro il trequartistaTheodoridis e sono arrivati rinforzi come i brasiliani Rafael Bracalli (portiere ex Porto) e Rodrigo Galo (terzino ex Academica), gli argentini Poy (attaccante ex Levadiakos e Skoda) e Godoy (centrocampista da sempre all’Independiente) e dal Veria il mediano Kalogeris, il bomber Ioannou e il centrale francese Kali.
KALLONI – Traguardo storico il primo approdo in Super League per un club nato solo 19 anni fa. La promozione ai playoff non è bastata però al vecchio allenatore Karageorgiou a cui è subentrato il 64enne Matzourakis; intervento di “make-up” pesante anche per le “Sardine” i cui pochi punti di forza (il centrale Anastasiadis, i brasiliani Marcelo Goianira e Leozinho obiettivamente sprecati in serie B e la punta e capitano Manousos) saranno coadiuvati dagli arrivi del portiere della nazionale maltese Hogg, l’attaccante argentino Perrone dall’Asteras, il trequartista basco Garcia (ex Alaves e Aris), il mediano portoghese Faria dal Paralimni e il centrale serbo Gasic più i prestiti dell’esterno ceco Podany (dallo Sparta Praga) e del 19enne trequartista brasiliano Leandro (dalle giovanili dell’Olympiakos). Salutati invece l’esterno spagnolo Gonzalez, la punta senegalese Kandij e il trequartista Manousakis.
APOLLON SMIRNE – Sotto la gestione Vosniadis (tutta la stagione, una rarità) si è giunti alla sospirata promozione diretta dopo 14 anni nelle serie inferiori. Mister confermato quindi ma rosa stravolta (tra i superstiti degni di nota solo il centrale Delizsis, il mediano della nazionale sierraleonese Kamara e l’attaccante di origini brasiliane Farinola) per adeguarla alla massima divisione: via dal club ateniese una ventina di giocatori (tra cui il centrale Kyrgias e il bomber Manias all’Aris, le punte Karamalikis e Katsikis e il centrale Iasonidis) rimpiazzati da un’altra dozzina tra cui il portiere Tzorvas (pessima figura in Italia tra Palermo e Genoa), l’esterno ivoriano Guela (esperienze anche in Croazia, Germania e Bulgaria), il mediano argentino Alvarez (ex Asteras), il centrocampista Korbos (ex centrocampista ex Levadiakos), il terzino Argyropoulos dal Platanias, il centrale della nazionale angolana Zuela (ex Apoel Nicosia e Atromitos), l’esterno destro greco-albanese Mingas, il centrocampista ceco Blazek (ex Slovan Liberec ma già due stagioni a Larissa) e la punta Petropoulos (ex Aek e Pana ma da riserva fissa).
ERGOTELIS – Un’altra neopromossa (proveniente dall’isola di Creta e acerrima nemica dell’Ofi) che cambia dopo il salto di categoria; dato il benservito a Labrakis che nel finale di stagione ha riagguantato una promozione (la terza del club cretese) che pareva sfuggire, la scelta è caduta sull’ex Ofi (autore di una salvezza non proprio trionfale) Giannis Petrakis. Modica quantità di cessioni (la giovane punta ivoriana Lambin, l’esperto bomber croato Zahora, l’esterno senegalese Gadiaga e dei giovaniBouchalakis e Tzanakakis già ceduti all’Olympiakos ma rimasti in prestito) ed acquisti (il centrocampista argentino Cardozo ex Asteras, l’esperta punta Anastasakos, l’attaccante belga Badibanga cresciuto nell’Anderlecht, e il centrocampista portoghese Pelèche giocò e neanche male nell’Inter 2007/08 poi ceduto al Porto nell’operazione Quaresma) per cercare una salvezza tranquilla chiedendo conferme ai cardini della squadra e cioè la coppia centrale Jovanovic-Sarris, il trequartista argentino (e capitano) Diego Romano e la punta della nazionale lettone Verpakovskis (ex Dinamo Kiev e Celta Vigo).
Edoardo Buganza (www.sportmain.it)
Edoardo Buganza (www.sportmain.it)
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