Il derby di Praga incorona lo Sparta: Lafata piega uno Slavia timoroso

Lo Sparta รจ padrone di Praga, almeno fino alla gara di ritorno. Lafata, come un annoiato imperatore romano, ha deciso quasi di prendersi gioco dello Slavia. Lo ha colpito al cuore, poi lo ha graziato fallendo un rigore, infine ha mostrato il pollice verso. La stracittadina praghese รจ sua: lo Sparta si inginocchia ai suoi piedi in segno di devoto rispetto per la vittoria conquistata, lo Slavia si piega come un nemico che si arrende amaramente. 

Rispetto alla deludente sconfitta della scorsa settimana contro il Bohemians, lo Slavia Praga ha mostrato ben altro calcio, ma non รจ bastato contro uno Sparta Praga cinico, trascinato da un centravanti spietato come Lafata, autore della doppietta che ha deciso un derby tutto sommato equilibrato. La differenza tra Slavia e Sparta risiede anzitutto nella maggiore capacitร  realizzativa degli uomini di Vitezslav Lavicka, sicuri e sereni quando bisogna colpire l’avversario. Al contrario, lo Slavia รจ sceso in campo in maniera troppo timorosa. Il rispetto per un avversario tecnicamente superiore si รจ trasformato presto in paura, che per tutta la prima frazione non ha consentito ai padroni di casa di rendersi veramente pericolosi dalle parti di Bicik. Nella ripresa i ragazzi di Miroslav Beranek sono riusciti a reagire alla rete dello svantaggio e, con la complicitร  dell’errore dal dischetto di Lafata cinque minuti dopo la prima rete, hanno rialzato la testa, mettendo in apprensione la retroguardia dello Sparta.

Troppo poco per aggiudicarsi la stracittadina piรน sentita della Repubblica Ceca contro un avversario esperto, abituato a giocare gare in cui la capacitร  di restare concentrati per tutto l’arco della gara puรฒ risultare piรน importante delle differenze tecniche, che pure sono apparse evidenti, come lo stesso Beranek al termine della gara ha ammesso. Lo Slavia dovrร  restare ancora a guardare, con buona pace dei propri tifosi, che ieri sera non hanno dato bella mostra di sรฉ, costringendo il direttore di gara a sospendere la gara, quando era diventato praticamente impossibile riconoscere i 22 uomini in campo, a causa del fumo delle decine di torce accese sugli spalti, che come uno spesso banco di nebbia aveva ricoperto l’intero prato verde.  Lo Sparta appare lontano anni luce. Piรน smaliziati e maturi si sono dimostrati i ragazzi di Lavicka, prima ancora che di un altro livello tecnico.


E’ mancata la personalitร  a questo Slavia, รจ mancata l’esperienza agli uomini di Beranek. Non poteva essere altrimenti, visto il numero di giocatori che per la prima volta disputavano il derby, una sfida che puรฒ nascondere a lungo tante magagne e puรฒ farti entrare nei cuori della tifoseria. Giร , perchรฉ una partita cosรฌ va affrontata con spudorata incoscienza piuttosto che con eccessivo rispetto. Il derby รจ una partita che fa storia a sรฉ. Non conta la posizione in classifica, c’รจ in gioco la possibilitร  di essere ricordati, di entrare nella storia di un club glorioso. E allora diciamolo con assoluta franchezza: ai giocatori dello Slavia รจ mancata la fame, รจ mancato il cieco furore agonistico, che adombra le differenze e scalda i cuori. Quelle teste chine, quelle mani sui fianchi e gli occhi di chi non sa come farsi perdonare tradiscono la consapevolezza di non aver dato tutto. Di acqua sotto i ponti ne passerร  prima che lo Slavia possa provare a riscattarsi nel prossimo derby. L’augurio รจ che questa giovane squadra abbia recepito la lezione: il derby non si offre al piรน forte, il derby se lo prende chi ha il cuore piรน grande.




Foto tratte da: isportblesk.cz

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