Home WORLD Presentazione del Nõmme Kalju, gli avversari del Viktoria Plzen nel preliminare di Champions League
Presentazione del Nõmme Kalju, gli avversari del Viktoria Plzen nel preliminare di Champions League
Davide Matteoli 10:23:00 0
Il
Nõmme Kalju è diventato per la prima volta campione d’Estonia l’anno scorso,
quando è riuscito ad arrivare 9 punti davanti al Levadia e 11 davanti al Flora,
i due club che si erano contesi la maggior parte dei titoli da quando l’Estonia
è tornata indipendente.
Il
Nõmme Kalju è riuscito ad inserirsi nel duopolio Levadia-Flora grazie agli
sforzi del proprietario, l’imprenditore Kuno Tehva, che tra le tante cose
possiede anche un popolare night club di Tallinn, il Privé, in cui i giocatori hanno festeggiato il titolo dopo un giro
in città su un pullman scoperto.
La
politica del club è stata abbastanza chiara: radunare i migliori giocatori estoni
disponibili e con già una certa esperienza sulle spalle, ed abbinarli ad una
legione di calciatori stranieri provenienti da diversi paesi, solitamente
piuttosto giovani e desiderosi di raggiungere traguardi in campionati minori.
Sin
da quando nel 2007 è stato promosso in Meistriliiga (la massima serie estone,
ora chiamata Premium Liiga) la squadra di Nõmme ha iniziato ad acquistare molti
giocatori stranieri, per la maggior parte sconosciuti. Tutto è iniziato con un
forte contingente brasiliano portato da Getulio Fredo; l’ex allenatore
brasiliano e ora assistente, avendo sposato una finlandese, possiede la doppia
nazionalità ed ha lavorato per molti anni nel calcio finlandese. Tra i tanti
brasiliani arrivati grazie a Getulio spicca Felipe Nunes, che è stato il
capocannoniere della Meistriliiga 2008.
A
partire dalla scorsa stagione la Federazione Calcistica Estone (EJL) ha
approvato una nuova regola atta a limitare il numero di giocatori
extracomunitari impiegabili in una partita, probabilmente per ridurre
l’influenza della politica del Nõmme Kalju sul campionato. Scontri tra il Nõmme
Kalju e la EJL non sono una novità, dal momento che il presidente della
Federazione, Aivar Pohlak, è anche il
presidente e fondatore del Flora FC, e tutto ciò ha fatto sorgere svariate
controversie riguardo ad un possibile conflitto di interessi nel calcio estone.
È diventato ormai famoso uno scambio di email tra Kuno Tehva e Aivar Pohlak in
cui quest’ultimo ha detto letteralmente all’altro di andare al diavolo, usando
anche la parolaccia con la F.
Fin
dal momento della promozione lo scopo del Nõmme Kalju è sempre stato di vincere
il campionato. Ed è alla fine accaduto l’ultima stagione, dopo che quella prima
erano finiti secondi dietro al club più titolato d’Estonia, il Flora FC
appunto.
Non
sono riusciti ad aggiungere anche l’argenteria in bacheca, dato che hanno perso
la finale di Supercoppa contro il Levadia per 3-0 e la finale di Coppa contro
il Flora per 3-1 lo scorso maggio, dopo delle scarse prestazioni che hanno
evidenziato le loro difficoltà a giocare in partite decisive di 90 minuti.
First title: Estonian Champions 2012 (Kalju Web) |
Il marchio di fabbrica del Nõmme Kalju è sempre stato il 4-2-3-1 anche se quest’anno il nuovo allenatore Igor Prins ha provato anche il 4-4-2 mettendo insieme i due grandi attaccanti Voskobonikov e Neemelo, soprannominati ‘le torri gemelle’, e facendo giocare la star giapponese Hidetoshi Wakui più distante dalla porta avversaria. Questa formazione ha penalizzato però le capacità offensive della squadra dal momento che ha inibito lo sviluppo del gioco sulle fasce: a sinistra con l’italiano Damiano Quintieri e a destra con il francese Allan Kimbaloula, che ha addirittura rinunciato ad una chiamata della academy del Norwich per raccogliere la sfida estone a Kalju. Anche Wakui ha sofferto del compito più difensivo a cui lo chiamava l’allenatore e infine ha subito anche un infortunio che ha ridimensionato le sue performance ( ha segnato 8 gol nelle prime 7 partite, per finire con una sola marcatura nelle ultime 6).
Le
difficoltà incontrate in avanti e a centrocampo hanno avuto anche ripercussioni
sulla difesa, dal momento che il Kalju ha subito 12 gol in 16 partite contro i
17 subiti nel resto della stagione. Il portiere Vitali Teleś non è sempre stato
una sicurezza al 100%, specialmente sui tiri dalla lunga distanza, e questo ha
reso la difesa molto traballante molte volte in questa stagione. Contro tutti i
pronostici però, ha sfoderato una grande prestazione contro l’HJK ( Il Commento alla gara ), nonostante un errore
che ha aiutato Demba Savage a segnare con un colpo di testa l’unico gol dei
finlandesi a Tallinn.
Il
tipico 4-2-3-1 più visto questa stagione:
Nel pareggio
contro l’HJK Prins ha adottato un inedito 4-4-1-1 con Quintieri dietro a
Voskoboinikov, Wakui sulla linea dei centrocampisti, Puri spedito sulla fascia
destra e Kimbaloula cambiato a sinistra.
Abbiamo
chiesto a Prins da dove arrivava l’idea di questa formazione e ci ha detto che aveva
valutato diverse opzioni, come per esempio far giocare insieme Quintieri e
Kimbaloula davanti, dato che erano veloci ed in forma. Alla fine ha scelto questa
formazione dato che Quintieri aveva già giocato in avanti nella sua carriera,
così ha ritenuto fosse una buona idea provarlo in quella posizione.
La parola
‘velocità’ ritorna molte volte nel descrivere le ragioni della sua scelta. Il
4-4-2 sperimentale con le ‘torri gemelle’ in avanti ha in effetti tolto molta
velocità alla manovra del Kalju, visto che i giocatori rapidi erano sacrificati
in copertura. Lo stesso discorso, seppur parzialmente, si può fare per il
4-2-3-1, visto che sia a Kimbaloula sia a Quintieri si chiedeva di
indietreggiare spesso sulle fasce, perdendo perciò brillantezza quando dovevano
essere pericolosi in avanti. Con il 4-4-1-1 il Kalju sembra aver trovato un
certo equilibrio ma se sarà implementato o no nel resto della stagione Prins è
molto prudente, e dice che per adesso non sa confermarlo dato che sarà un
processo graduale.
Prins
solitamente sostituisce Neemelo con Voskoboinikov e viceversa; fa anche entrare
Toomet per Quintieri e/o Dupikov per Kimbaloula come cambi usuali. Yankuba
Ceesay è stato il primo giocatore del Gambia a trasferirsi in un squadra
professionistica del Sud America, essendo passato per l’Alianza Atletico prima
di arrivare in Estonia. È un calciatore molto fisico e ciò lo ha portato a
commettere fallo molto facilmente in mezzo al campo. Nel corso dell’ultima
stagione è leggermente migliorato ed è stato visto spesso nei pressi della
porta avversaria per finalizzare (spesso di testa). È proprio nella gara contro
l’HJK che è riuscito finalmente a fare gol sul perfetto corner di Kallaste,
segnando il primo gol casalingo del Kalju in competizioni europee. Questo è lo
schema preferito a Kalju per sorprendere gli avversari su calci d’angolo.
Il suo
partner a centrocampo nel 4-4-1-1 è il giapponese Hidetoshi Wakui, un passato
in Slovenia al Factor/Interblock Lubiana e al ND Gorica. L’infortunio ne ha
limitato un po’ le prestazioni ma non la generosità. Ha anche segnato uno dei 5
gol europei della squadra.
Il team
annovera anche Eino Puri, il gemello di Sander Puri che ha recentemente firmato
per lo York City FC in League Two,
e il terzino sinistro Ken Kallaste, figlio del leggendario Risto Kallaste,
nazionale estone degli anni ’90 famoso per il suo bizzarro modo di battere la
rimessa laterale.
Il capitano
è il difensore centrale Alo Barengrüb che ha dichiarato che il suo modello è
Fabio Cannavaro. Alo è anche un discreto colpitore di testa e perciò lo si può
vedere spesso correre verso la porta avversaria per i corner. Il suo partner in
difesa è Andre Koogas il quale, a differenza della maggior parte dei suoi compagni
di squadra, ha passato tutta la sua carriera in Estonia.
In avanti il
nazionale Voskoboinikov, che ha firmato con il Kalju all’inizio della stagione,
garantisce delle buone sfide fisiche e anche discrete abilità nei piedi.
Come
risultato del 4-4-1-1 l’italiano Damiano Quintieri, da Terranova di Sibari, può
sfruttare gli spazi creati dal suo alto compagno d’attacco e infilarcisi,
esattamente come in occasione che lo ha portato a segnare contro l’HJK. Per
Damiano questa è la seconda stagione in Estonia: con un passato nella primavera
dell’Inter insieme a Balotelli, ha giocato anche nel Pisa. Dopo un tuffo nelle
leghe inferiori del calcio italiano ha sfruttato la possibilità di giocare
all’estero.
Nel Kalju giocano anche altri stranieri: altri due giapponesi (Hiroki Maehara e Kosuke Usami), un bosniaco (Adis Hadzanovic), un altro italiano (Marco Bianchi) e un portoghese (Jorge Rodrigues). Hanno tutti avuto qualche breve apparizione in campionato (Premium Liiga), mentre il resto di loro è assegnato al Kalju II, la seconda squadra che gioca in terza categoria (Esiliiga B).
L’assistente
allenatore di Prins, Getulio Fredo, gioca ogni tanto lui stesso nella più bassa
categoria con la terza squadra. Getulio Fredo è stato il primo allenatore a
Kalju quando il club è stato promosso in Meistriliiga e ha rappresentato una
compagnia brasiliana che ha caratterizzato i primi anni del Kalju nella massima
serie (Felipe Nunes è stato quello che ha avuto più successo grazie ai suoi 20
gol nel 2009 che lo hanno reso secondo nella classifica marcatori alla fine
della stagione). Possiede anche il passaporto finlandese in quanto ha sposato
una finlandese ed ha lavorato per diversi anni nel calcio finlandese.
Una
peculiarità della squadra è rappresentata dal veterano Sergei Terehhov: infatti
l’esterno trentottenne non è solo il giocatore più anziano del club (ha
collezionato diverse presenza quest’anno), ma anche il suo direttore sportivo.
Ha dichiarato alla stampa prima dell’incontro contro il Plzen: “Ovviamente guardando
agli ultimi anni loro sono più forti di noi. Molti giocatori sono nazionali
cechi o slovacchi. Comunque noi non abbiamo nessuna soggezione nei loro
confronti. Dobbiamo analizzare come giocano e sulla base di quello cercheremo
di sfruttare le nostre forze e le loro debolezze”.
L’allenatore
Igor Prins è anche conosciuto per la sua carriera nel club e nella nazionale
dove ha collezionato 20 presenze dal 1992 al 1994. Era nella storica prima
formazione titolare dell’Estonia dopo il riottenimento dell’indipendenza nel
1992 contro la Slovenia, insieme al padre di Ken Kallaste, Risto, e al suo
amico-rivale Marko Kristal (l’attuale allenatore del Flora). Ha passato metà
della sua carriera giocando nella più alta serie dell’Estonia SSR vincendo due
titoli (1985 e 1986) poi è riuscito a vincere anche dopo l’indipendenza: 3
campionati e una coppa d’Estonia, per la maggior parte con il Levadia. Ed è
proprio al Levadia che Prins ha cominciato al sua carriera prima come
vice-allenatore e poi come allenatore capo per due stagioni di fila, durante le
quali è riuscito ad acciuffare due titoli estoni (2008 e 2009) fino a che ha
raggiunto il Kalju nel 2010. Ha anche giocato nelle categorie inferiori quando
si è unito, insieme a molti altri ex nazionali estoni, all’ ”Eesti Koondis”: una
squadra per veterani del calcio estone che, tra gli altri, ha avuto tra le sue
fila anche l’attuale allenatore della nazionale Tarmo Rüütli. Ha appena
rinnovato il contratto con il Kalju fino al 2016.
Prins in Kalju’s clothes (sport.err.ee) |
La sede
della partita a Tallinn sarà l’A.LeCoqArena, stadio di casa del Flora,
costruito nel 2001 ha una capacità di 9.300 spettatori.
Per maggiori informazioni sul Kalju: http://tereitalia.altervista.org/rds-extra-kalju-history/
di Angelo Palmeri
Angelo si occupa di calcio estone in lingua inglese sul blog-magazine ’Rumori di Spogliatoio’ anche noto come RdS. Collabora con One Nil Up nella copertura di tutto il calcio baltico (Estonia, Lettonia e Lituania).
Lo potete anche seguire su Twitter: @angyalpalmer
RdS: http://tereitalia.altervista.org/rumori-di-spogliatoio/
One Nil Up: http://onenilup.com/
Traduzione a cura di Davide Bergonzo
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Sono un ragazzo appassionato di calcio, ho costruito questo blog per condividere le mie conoscenze su alcuni giocatori che reputo possano diventare ottimi talenti nel prossimo futuro, e magari per poter realizzare in futuro il mio sogno di diventare osservatore.
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